9.9.07

Il tragico architetto

Oggi non ho nessuna parola da dire.

Perchè ieri sera, quando sono arrivato qui, già non c`era nessuna casa. Tutto era tornatosi già polvere, como è scritto.

Ho cercato le scale che mi conducevano, gradino a gradino, per le nube del pensiero, pioggia e vento. Niente. Ho voluto vedere dalla finestra, forse cercando i suoi occhi cantando nel giardino. Niente. Ho pensato di lanciarmi, suicida, dal balcone: ma guarda! nessun balcone c´è ancora!

Dopo le bombe, dopo la guerra, tutto stà disordenato. Oggi non ho nessuna parola da dire. Il pavimento che io pesto è sul soffitto e non ci sono camere da letto, salotti, sale di soggiorno, sale da pranzo, pianerettoli, bagni, cucine...

C´è restata solo una rosa (perchè non c´è rosa senza spine), molto brava, dicendo afrettata:

- Qui c´era una casa carina, tutta colorata: gialla, verde, rossa ed un poco blu...

Oggi non ho nessuna parola da dire.

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